«Il lamentato danno erariale non sussiste». Con questa motivazione la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti (presidente Pino Zingale) ha prosciolto tutti i componenti dell’ex giunta provinciale a guida Ugo Rossi.
Il procedimento riguardava una controversa permuta immobiliare: nel 2014 la Provincia cedette ai frati Pavoniani uno stabile in piazza Fiera e ricevette in cambio il complesso ex Artigianelli di Susà di Pergine. Secondo l’esecutivo dell’epoca quell’operazione immobiliare fu una brillante soluzione politica ad un intreccio di problemi. Per la procura della Corte dei conti, al contrario, si trattò invece di un «esempio di improvvida e negligente gestione di denaro pubblico» perché, nella prospettazione dell’accusa, la Provincia aveva acquisito un bene di fatto non commerciabile e inutile visto che è rimasto per anni in stato di abbandono.
Il danno contestato dalla Procura era di 4.260.000 euro. Secondo i giudici, però, danno per le casse della Provincia non c’è stato e dunque Ugo Rossi e gli assessori del suo primo governo Alessandro Olivi, Renata Borgonovo Re, Carlo Daldoss, Michele Dallapiccola, Sara Ferrari, Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini sono stati prosciolti.
24 Dicembre 2021
La Corte dei Conti per il Trentino Alto Adige di Trento, con le sentenze nn. 132, 133 e 134 del 2021, ha sancito la completa innocenza del dott. Maffei, RUP dell’Università degli Studi di Trento dal 2003 al 2016 che, nel perseguimento degli obiettivi gestionali affidatigli dal Direttore Generale, ha ritenuto di affidare, con l’unico contegno esigibile da un amministratore pubblico, incarichi di progettazione a soggetti esterni disponibili in tempi molto rapidi, nonché di assegnare le lavorazioni di ristrutturazione a molteplici imprese del settore, adottando specifici e distinti contratti anche in ragione del progredire delle lavorazioni.